Continuiamo il nostro viaggio “nell’essere”, grazie alla Movie Therapy, attraverso un altro corto della Pixar: “Testa o cuore”.

Proiettato per la prima volta in abbinamento al film d'animazione Oceania nel 2016, “Testa o cuore” è un corto che ci fa riflettere sugli impulsi che caratterizzano la nostra quotidianità: la razionalità e l’istinto. 
Il creatore di questo corto è Leo Matsuda, nato in Brasile da una famiglia giapponese; “Testa o cuore” ha a che fare proprio con la sua storia personale e con la sua duplice origine: quella giapponese, che rappresenta la testa e quella brasiliana che è il cuore. Proprio dalla sua vita e dalla sua storia ha trovato l’ispirazione per questo corto (Vedi l'intervista).

Il cortometraggio segue la storia degli organi interni di Paul. Tutti i suoi organi si svegliano in una consueta giornata lavorativa e si attivano. Il cuore vorrebbe provare una colazione speciale o giocare sulla spiaggia e, magari, provare un nuovo paio di occhiali da sole. Il cervello, dal canto suo, vuole che Paul arrivi in tempo al lavoro e gli vuole evitare possibili pericoli lungo la strada. Ad un certo punto, il cervello, stufo, toglie il controllo del cuore in modo che Paul possa arrivare al lavoro in tempo. Si vede Paul, che come altri, si muove come un automa in uno scenario del tutto monotono. Il cervello tuttavia, prende atto dell’infelice vita di Paul e si rende conto che questo non farà altro che condurlo alla morte come un triste e miserabile uomo solo. Durante la pausa pranzo, il cervello dà nuovamente il controllo al cuore, che gli fa prendere parte a quelle attività che il cervello aveva prima rifiutato. Paul torna a lavorare contento e la sua energia positiva si propaga. Alla fine, mentre scorrono i titoli di coda, si vede Paul coinvolto in attività divertenti con i suoi capi ed i suoi colleghi e, a quanto pare, riesce a sposare la venditrice di occhiali da sole…

Spunti di dialogo
Questo corto può essere usato per parlare di stress e di insoddisfazione, ma anche di benessere, perché è un’ottima porta che apre al dialogo rispetto al benessere percepito e a quello effettivo, che possiamo veramente raggiungere se siamo disposti a fermare il nostro pilota automatico.
Un altro spunto riguarda l’equilibrio. Trovare l’equilibrio nella vita non è affatto cosa da poco. L’equilibrio tra il dovere e il piacere ci rende felici, la capacità di saper dare il giusto tempo e spazio alle cose ci rende “in equilibrio”. Haruki Murakami scrive “l’equilibrio in sé è il bene”. 
Un altro argomento che possiamo affrontare riguarda il lavoro: come viviamo il lavoro? Con piacevolezza o monotonia, nel disagio o nella piacevolezza?
Efficacia, obiettivi da raggiungere, corse contro il tempo, non deludere nessuno, non dire mai di no, avere sempre una forma al “top”, performance altissime. Tutto questo dove ci porta? Siamo il nostro lavoro? Siamo davvero insostituibili ed indispensabili?
Attraverso i protocolli dell’MBSR e Mindfulness Self-Compassion, ma anche attraverso l’approccio integrato PNEI e la Psicosomatica, possiamo cambiare rotta. Questo corto ci pone domande, ci solletica circa la utilità o meno delle nostre abitudini e ci ricorda che testa senza cuore e cuore senza testa non esistono. Il benessere è questione di: mente-corpo. 

Al prossimo mese, con nuovi spunti di Movie Therapy!

Per scoprire il corso dedicato alla Movie Therapy clicca QUI.