Continua la nostra rubrica sulla Movie Therapy, andremo nel vivo dell’"essere" attraverso i corti, i cartoni ed i film. Prima di procedere ribadiamo alcune buone regole e mettiamo brevemente il focus su alcuni dati che fanno riflettere:
"Davanti agli schermi ci finisce già il 22,1% dei neonati nella fascia 2-5 mesi, percentuale che cresce all'aumentare dell'età fino ad arrivare al 58,1% tra i bambini di 11-15 mesi. Con una aggravante: cresce parallelamente la quota di bambini a cui non vengono letti libri." (Il Sole 24ore).

In che direzione andare?
1. Ricordiamoci che il tablet, il telefono e la tv non vanno mai dati o visti a tavola, durante i pasti, o prima di andare a dormire (purtroppo lo fa il 72% delle famiglie con bambini tra i 0 ed i 2 anni). 
2. Tra i 6 e i 10 anni si possono far utilizzare questi dispositivi con il limite di due ore al giorno, in totale. 
3. Le attività giornaliere dei bambini vanno sempre bilanciate: mai eccedere con televisione, tablet e telefono a scapito del loro benessere psico fisico, è molto più necessario trascorrere del tempo per dialogare in famiglia, leggere, fare sport.
4. I tablet, la televisione, i telefonini, non sono dei calmanti, al contrario alterano il sonno dei bambini. Un buon sonno va garantito, non soltanto in termini di quantità ma soprattutto di qualità. 

Cosa guardare insieme ai bambini?
Oggi inizieremo il nostro viaggio attraverso alcuni corti. Il primo corto che presentiamo è LOU. 
Il corto narra le vicende di una curiosa creaturina che vive nel cortile di una scuola, nello specifico nella cesta degli oggetti smarriti. Si nasconde in un cappuccio rosso, ha due palle da baseball al posto degli occhi, è Lou. Durante il giorno osserva i bambini mentre giocano in cortile, e nota un bulletto di nome J.J. che semina il terrore fra i suoi compagni, con continui dispetti e rubando o rovinando giochi. 
Lou interviene per sistemare le cose e dimostrerà, che a volte, anche un bullo è soltanto un bambino smarrito, a sua volta ferito, con una storia alle spalle.
Interessante l’aspetto del continuo cambiamento di forma di Lou. Lou fa le stesse cose a J.J., quelle che lui fa ai bambini in cortile, ad un certo punto però, si scopre come mai J.J. è diventato così: qualcuno in passato lo ha privato di una cosa che per lui aveva un grande significato. Il corto è pieno di movimento e colori che enfatizzano la situazione. Lou trova l’orsetto di J.J. e fa così un patto con lui: gli restituirà l'orsacchiotto se a sua volta renderà tutti i giocattoli che ha rubato ai suoi compagni. 
La gratitudine dei bambini cambia l'animo di J.J., che decide di ritrovare i proprietari di tutti gli oggetti della scatola, finché ad un certo punto rimane solo il suo orsacchiotto: Lou è stato completamente disfatto, ma J.J. ha trovato finalmente degli amici, ora non ha più bisogno di relazionarsi con aggressività. 

Spunti di dialogo
Noi adulti abbiamo un ruolo fondamentale nei confronti dei bambini, dobbiamo aiutarli a gestire le emozioni, soprattutto quando sfociano nella rabbia o nella tristezza eccessiva; 
Il dialogo è fondamentale: è necessario andare sempre al cuore "del perché di certi comportamenti", e là dove il dialogo non riesce ad arrivare, possiamo avvalerci del gioco e del linguaggio non verbale. 
Dare sempre importanza a parole o gesti della giornata che ci vengono riportati. 
La funzione degli adulti è di accompagnare per rendere i bambini più sicuri di loro stessi, rafforzando la loro autostima, facendo raggiungere una serena autonomia. 
Le regole sono fondamentali: i no aiutano a crescere, l’autorevolezza attraverso la tenerezza è confine e contenitore. Le regole fanno crescere verso l’autonomia e l’altruismo.

Al prossimo mese, con nuovi spunti di Movie Therapy!

Per scoprire il corso dedicato alla Movie Therapy clicca QUI.