25 novembre - Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne


Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, istituita dalle Nazioni Unite in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste dominicane assassinate nel 1960 dalla dittatura di Rafael Trujillo.
Il termine "violenza contro le donne" indica qualsiasi atto di violenza basato sul genere che causi danni fisici, sessuali o psicologici alle donne.
La violenza di genere è una forma di discriminazione strutturale, in cui le donne sono vulnerabili a causa di dinamiche di potere disuguali e norme culturali.
La violenza contro le donne e le ragazze (VAWG, Violence Against Women and Girls) è una delle violazioni dei diritti umani più gravi e diffuse, che spesso non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e del senso di vergogna che la circondano.
Le forme di violenza includono: violenza sessuale e molestie, stupri, stalking, abusi sessuali, mutilazioni genitali femminili, traffico di esseri umani e matrimoni forzati e infantili. Queste violenze, purtroppo, restano spesso ignorate o minimizzate, nonostante il loro impatto devastante sulla salute fisica e psicologica delle vittime.

Dati e implicazioni

Nel 2023, secondo il Report "Violenza sulle donne" della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati registrati 6.062 casi di violenza sessuale, con il 91% delle vittime donne. In Italia, il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono perpetrate da partner, ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner (ISTAT, 2023). Le implicazioni per la salute delle vittime di violenza di genere sono enormi e vanno ben oltre le ferite fisiche immediatamente visibili. Le donne che subiscono violenza presentano un rischio significativamente più elevato di soffrire di disturbi psicologici gravi, come ansia, depressione, disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e disturbi del sonno. A livello fisico, le conseguenze possono essere altrettanto devastanti, con lesioni permanenti, complicazioni durante la gravidanza, infertilità e un aumento delle malattie sessualmente trasmissibili. La violenza di genere è dunque anche un grave problema di salute pubblica che necessita di una risposta urgente a livello sociale e sanitario.

Trasmissione Intergenerazionale della Violenza di genere

Le implicazioni della violenza di genere non si limitano solo alla vittima diretta, ma si estendono all’intera società, in particolare attraverso la trasmissione intergenerazionale. I bambini che assistono o subiscono violenza in famiglia non solo vivono un trauma profondo, ma spesso apprendono comportamenti violenti che, con il tempo, potrebbero ripetere nelle loro relazioni.
Questo fenomeno implica che le vittime di oggi potrebbero diventare, a loro volta, aggressori o vittime nelle generazioni future, creando un ciclo di violenza che si perpetua nel tempo.
Molti studi hanno dimostrato che i bambini esposti alla violenza domestica hanno una probabilità significativamente maggiore di essere coinvolti in relazioni violente da adulti. In particolare, un’indagine condotta su studenti universitari ha rivelato che l'esposizione alla violenza durante l'infanzia è un predittore consistente di violenza psicologica e fisica nelle relazioni intime adulte, sia per chi la subisce che per chi la perpetra (Gover, Kaukinen, & Fox, 2008).

In Italia, i dati Istat confermano che i bambini che assistono alla violenza del padre nei confronti della madre hanno una probabilità significativamente maggiore di ripetere comportamenti violenti nelle proprie relazioni future (ISTAT, 2023). I maschi, in particolare, tendono a interiorizzare la violenza come un comportamento accettabile, spesso riproponendolo nelle loro future relazioni intime, come un modo per esercitare il potere e il controllo sugli altri. Le femmine, invece, crescono con una visione distorta delle relazioni, in cui la violenza viene spesso normalizzata, e sono maggiormente inclini ad accettarla come parte della loro esperienza affettiva, diventando così vittime di violenza nelle relazioni future. Questo fenomeno, che coinvolge tanto i maschi quanto le femmine, è tra i più gravi della violenza di genere, poiché non solo causa danni diretti alle vittime, ma alimenta un ciclo intergenerazionale che si trasmette nel tempo.

La violenza di genere, dunque, non riguarda solo l’aspetto fisico, ma coinvolge anche le dinamiche psicologiche, come la normalizzazione della violenza e la mancanza di consapevolezza riguardo a relazioni rispettose e sane. I bambini che crescono in ambienti violenti spesso apprendono che la violenza è un modo accettabile per risolvere i conflitti, interiorizzando comportamenti che considerano normali nelle interazioni quotidiane.
Per interrompere questo ciclo, è fondamentale adottare politiche preventive e promuovere interventi educativi. È necessario insegnare fin dalla prima infanzia modelli relazionali sani, che includano il rispetto reciproco, l’empatia e la comunicazione non violenta. Gli psicologi, gli psicoterapeuti e gli operatori sociali devono lavorare insieme per sostenere le famiglie e interrompere il ciclo di violenza, proteggendo le generazioni future da questo tragico destino.

Direzione Centrale Polizia Criminale. (2023). Report "Violenza sulle donne". Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale.


Gover, A. R., Kaukinen, C., & Fox, K. A. (2008). The relationship between violence in the family of origin and dating violence among college students. Journal of Interpersonal Violence, 23(12), 1563-1583. https://doi.org/10.1177/0886260508314330


ISTAT. (2023). La violenza contro le donne: Rapporto 2023. Istituto Nazionale di Statistica.
https://www.istat.it/statistiche-per-temi/focus/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/il-numero-delle-vittime-e-le-forme-di-violenza/


Kaufman-Parks, A. M., DeMaris, A., Giordano, P. C., Manning, W. D., & Longmore, M. A. (2017). Intimate partner violence perpetration from adolescence to young adulthood: Trajectories and the role of familial factors. Youth & Society, 49(3), 347-376. https://doi.org/10.1177/0044118X14553533

World Health Organization. (2021). Violence Against Women Prevalence Estimates, 2018. Geneva: World Health Organization