13 novembre – Giornata Mondiale della Gentilezza
La gentilezza è molto più di un semplice gesto: rappresenta un potente fattore per il miglioramento del benessere psicologico. Essa può essere definita come un insieme di comportamenti altruistici e premurosi, volontari e disinteressati, orientati a migliorare il benessere altrui, senza aspettarsi nulla in cambio. È stato dimostrato che compiere atti di gentilezza non solo arricchisce la vita di chi riceve, ma ha anche un impatto significativo su chi li compie.
Uno studio ha infatti evidenziato che le persone che si sono impegnate in attività di gentilezza per un periodo di sette giorni hanno riportato un incremento del benessere percepito, contribuendo a un ciclo di positività e soddisfazione personale. Questa ricerca sottolinea l’esistenza di una correlazione positiva tra il numero di atti gentili compiuti e l'aumento della felicità, suggerendo che l'adozione di pratiche gentili possa servire come strategia efficace per migliorare il proprio benessere psicologico (Rowland & Curry, 2018).
Ma i benefici della gentilezza non si fermano qui: è stata evidenziata anche la sua capacità di ridurre lo stress, promuovendo il benessere sia fisico sia psicologico. Lo stress è una risposta naturale del corpo a eventi percepiti come sfidanti o minacciosi e ci prepara all’azione, quindi ha una funzione adattiva; tuttavia, se prolungato nel tempo o troppo intenso, lo stress diventa disadattivo (distress), generando effetti negativi sulla salute come ansia, insonnia, affaticamento e difficoltà di concentrazione.
I livelli di stress sono in costante crescita, fenomeno che si riflette in un incremento dei tassi di suicidio, frequentemente legati all'abuso di alcol o droghe, utilizzati come meccanismi per alleviare il dolore esistenziale.
La gentilezza, in questo contesto, svolge un ruolo fondamentale nel creare connessioni sociali positive (di supporto e significative), che, a loro volta, riducono la risposta agli stimoli stressanti, soddisfacendo bisogni fondamentali e innati che sono fondamentali per la salute.
Durante gli atti di gentilezza, il cervello rilascia ormoni come la dopamina e l'ossitocina, che favoriscono emozioni positive e un senso di connessione, generando una risposta neurofisiologica benefica che facilita la stabilità emotiva e la gestione dello stress (Fryburg, 2020).
La gentilezza, dunque, non solo migliora il benessere individuale, ma svolge un ruolo fondamentale nella promozione di una cultura di coesione sociale. Le interazioni gentili, che spaziano dal semplice sorriso all'aiuto concreto, rafforzano i legami tra i membri di una comunità, creando un ambiente di fiducia e reciproco rispetto. Quando le persone si comportano con gentilezza, non solo migliorano il loro benessere psicologico, ma contribuiscono anche alla creazione di reti di supporto che sono essenziali per affrontare le sfide quotidiane, come difficoltà familiari, professionali o sociali.
Ogni atto di gentilezza avvia un circolo virtuoso che si propaga ben oltre il gesto iniziale. Non solo arricchisce il benessere psicologico di chi lo compie e di chi lo riceve, ma tende anche a ispirare chi ne è testimone a fare altrettanto, dando vita a una diffusione spontanea di comportamenti altruistici che rafforzano il tessuto sociale. Quando le persone assistono a interazioni gentili, si sentono motivate ad emularle, contribuendo così alla creazione di una cultura in cui la gentilezza diventa la norma. Questo effetto moltiplicatore aumenta il livello di empatia e solidarietà all'interno della comunità, creando un ambiente in cui la cooperazione è favorita e i legami tra gli individui si rafforzano. La fiducia reciproca cresce, alimentando la creazione di reti di supporto che sono essenziali per affrontare le sfide collettive.
In questo tipo di ambiente, la gente è più incline a impegnarsi in comportamenti prosociali, come l'aiuto reciproco, la condivisione e il sostegno emotivo, che contribuiscono a una maggiore resilienza collettiva. Inoltre, gli individui si sentono più motivati a contribuire al benessere generale della comunità, poiché percepiscono un senso di appartenenza e di responsabilità condivisa. Quando la gentilezza diventa un valore visibile e incoraggiato all'interno di una comunità, si innesca un meccanismo che favorisce il benessere collettivo. Questo flusso continuo di positività reciproca non solo porta a una soddisfazione personale profonda e duratura, ma stimola anche i membri della comunità a continuare nel ciclo virtuoso di gentilezza, aumentando ulteriormente la qualità della vita di tutti. Il benessere psicologico e fisico degli individui migliora, e la comunità nel suo complesso diventa più coesa, resiliente e pronta a rispondere alle sfide sociali e personali.
La gentilezza, da atto individuale, si trasforma così in un catalizzatore di cambiamento positivo su larga scala, in grado di migliorare la qualità della vita e creare ambienti più solidali e armoniosi.
Fryburg, D. A. (2021). Kindness as a Stress Reduction–Health Promotion Intervention: A Review of the Psychobiology of Caring. American Journal of Lifestyle Medicine, 16(1), 89–100. https://doi.org/10.1177/1559827620988268
Rowland, L., & Curry, O. S. (2019). A range of kindness activities boost happiness. Journal of Social Psychology, 159(3), 340–343. https://doi.org/10.1080/00224545.2018.1469461