DISTURBO AFFETTIVO STAGIONALE: CHE COS’ È?

L’uomo è un animale evoluto e come tale non può essere separato dal suo habitat, per questo subisce, come ogni altro essere vivente, i cambiamenti e le variazioni ambientali legati alle stagioni. Nei mesi invernali le giornate sono brevi, le temperature più fredde, la luce a cui si viene esposti quotidianamente è meno intensa e l’esposizione è più breve  rispetto al periodo estivo. Tutti questi cambiamenti potrebbero portare a sintomi depressivi e disturbi legati all’umore. 

Il disturbo affettivo stagionale (seasonal affective disorder SAD) è un disturbo di tipologia depressiva con sintomi che seguono un andamento stagionale. Il SAD può essere considerato un'alterazione psicofisica e si collega alla mancata corrispondenza tra le nostre attività quotidiane e l’interazione con l’esterno, andando ad agire sui nostri ritmi circadiani. Soprattutto in inverno, infatti, ci svegliamo quando è ancora buio e andiamo a dormire parecchie ore dopo il tramonto.

QUALI SONO I SINTOMI DEL DISTURBO AFFETTIVO STAGIONALE?

Il Disturbo Affettivo Stagionale si sviluppa in modo importante durante l’autunno o l’inverno quando avviene una diminuzione delle ore di esposizione solare. Nell’ultima versione del DSM-5, questo disturbo definito Disturbo Affettivo Stagionale viene descritto non più come un disturbo di carattere depressivo ciclico e regolare, ma come una categoria diagnostica che merita adeguate attenzioni. 

Secondo alcuni studiosi tra cui Mc Mahoh, questo distrutto sarebbe legato alla produzione di serotonina, un ormone che subisce variazioni di livello rispetto alle stagioni e alla luce. La serotonina è responsabile del buon umore e quindi questi cambiamenti nel suo livello porterebbero all’insorgenza di questo disturbo depressivo.

Molti sintomi includono caratteristiche tipiche della depressione tradizionale come l’aumento della ricerca di carboidrati, ipersonnia e insonnia, stanchezza mentale e fisica, fiacchezza e mancanza di energia e perdita di interesse nelle attività abituali, difficoltà a concentrarsi, stati di confusione e irritabilità.

Nei casi di SAD l’umore che è depresso è però reattivo e ciò indica la possibilità di rallegrarsi quando gli individui si trovano davanti a eventi e situazioni positive, differenziando ulteriormente questo disturbo rispetto ad altri disturbi di carattere depressivo.

Il Disturbo Affettivo Stagionale risulta essere abbastanza diffuso: si stimano circa 12 milioni di persone aventi questo disturbo nella sola Europa del Nord.

LA FORMA INVERNALE VS LA FORMA ESTIVA

Il SAD può avere più forme che si differenziano principalmente per il periodo di avvio della sintomatologia. Distinguiamo infatti una forma invernale e una forma estiva.

Il Disturbo Affettivo Stagionale in forma invernale è il più diffuso e i sintomi si presentano in particolar modo durante la stagione autunnale, quando aumentano fino a raggiungere il picco in inverno. Generalmente questa forma di depressione stagionale si risolve in modo parziale o totale con l’inizio della primavera. 

La forma estiva, invece, si presenta con decorso opposto rispetto a quella invernale, i sintomi iniziano a insorgere con l’arrivo della primavera e raggiungono il picco massimo nel periodo estivo per poi diminuire e scomparire parzialmente o totalmente con l'arrivo dell'autunno. 

COMORBILITÀ: L’UNIONE CON IL DISTURBO BIPOLARE 

Le persone che soffrono del Disturbo Affettivo Stagionale possono soffrire anche di un disturbo depressivo maggiore, ma in particolar modo questo disturbo risulta essere collegato al  disturbo bipolare. Infatti il 25% dei pazienti con disturbo bipolare possono presentare un andamento stagionale di carattere depressivo. 

COME TRATTARE IL DISTURBO? LE TERAPIE POSSIBILI

I trattamenti principali per il Disturbo Affettivo Stagionale sono gli  interventi di fototerapia e gli interventi di carattere farmacologico.

Il primo, ovvero la fototerapia, risulta essere il trattamento migliore per la maggior parte delle persone con questa patologia. Esso consiste nell’esposizione alla luce che può essere naturale o artificiale. Per quanto riguarda l’esposizione artificiale si usano delle lightbox che permettono di fornire maggior supporto nella fototerapia. Essa si pratica esponendo la  persona davanti a una fonte luminosa con gli occhi aperti, a una distanza di circa 30-60 cm, per un tempo variabile che intercorre tra la mezz’ora e l’ora. Una tecnica che viene utilizzata e che risulta efficace è la simulazione dell’alba. 

Per quanto riguarda la fototerapia con esposizione alla luce naturale del sole, invece, la terapia viene effettuata invitando la persona a trascorrere più tempo all’aperto e a utilizzare un eliostato per riflettere la luce del sole all’interno delle case o dell’ufficio passando per le finestre.

Qualora il trattamento di fototerapia risultasse non portare effetti sull’individuo o qualora il disturbo sia troppo elevato, si può incorrere anche nella terapia farmacologica, in particolare con l’uso di farmaci antidepressivi. Questi e altri interventi che possono essere utilizzati devono essere attuati da professionisti in quanto la Depressione affettiva stagionale presenta le caratteristiche tipiche della depressione tradizionale e pertanto può portare anche al suicidio.