LA PERCEZIONE DEL TEMPO La percezione del tempo è basilare per vivere e per sopravvivere: fattori quali emozioni, personalità e contesto influenzano questa particolare percezione portando le persone a sottostimare o sovrastimare la quantità di tempo di un determinato evento. Il timing è la capacità di misurare il tempo; esso viene suddiviso in esplicito e implicito. Il timing esplicito è una capacità utilizzata per stimare la durata di uno stimolo o il suo intervallo; questa tipologia viene usata anche per poter discriminare tra due stimoli. Il timing implicito implica l’abilità di fare una previsione di carattere temporale; questa tipologia si genera sia da stimoli intenzionali che non. Usiamo questa tipologia quando dobbiamo attraversare la strada e compiamo una stima di quando la macchina in arrivo ci raggiungerà. In questo caso si ragiona non stimando il tempo in modo diretto, ma facendo una previsione di un evento. IL TEMPO E L’INVECCHIAMENTO L’invecchiamento è una condizione naturale e inevitabile per tutti gli esseri viventi, comprende cambiamenti a livello fisiologico, ma anche nell’abilità di percepire il tempo, in particolar modo per quelle abilità collegate in modo diretto con la memoria. Gli studi hanno mostrato come non ci siano differenze nello stimare intervalli temporali brevi tra individui giovani e persone anziane, dunque l’abilità implicita rimane stabile ed efficace. Al contrario, il timing esplicito subisce un peggioramento con l’invecchiamento, collegato al peggioramento del funzionamento delle abilità cognitive insito nel processo di invecchiamento; questo inoltre è in relazione all’aumento della lunghezza dei periodi temporali presi in analisi. All’aumentare di questi tempi, l’età sembra essere un fattore sempre più importante. Dunque, in conclusione, la percezione temporale implicita è caratterizzata da tempi di reazione più lunghi ma rimane comunque efficiente durante l’invecchiamento, al contrario del timing esplicito che decade in modo rilevante, in quanto collegato alla memoria e all’attenzione. INVECCHIAMENTO SANO E PATOLOGICO I soggetti anziani ma sani sembrano essere in grado di superare i limiti cognitivi dati dall’età attraverso il miglioramento delle abilità che non sono state intaccate dal processo di invecchiamento. Questo però non avviene quando la persona invecchia in modo patologico e in particolar modo nei casi di demenza. La percezione del tempo esplicito risulta essere molto compromessa nelle persone con demenza e presenta differenze anche nel confronto con altre persone anziane ma che non presentano particolari patologie mnemoniche. Alcuni studi che si sono concentrati su persone con demenza di tipo Alzheimer hanno confermato questo peggioramento, mentre questo non viene confermato nel caso di soggetti con il morbo di Parkinson. SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA Piazzesi D., Mioni G., Faralli A. La percezione del tempo implicito e del tempo esplicito nell’invecchiamento sano e patologico. Psicogeriatria Associazione Italiana Psicogeriatria. 2021. Caselli L, Iaboli L, Nichelli P. Time estimation in mild Alzheimer’s disease patients. Behav Brain Funct. 2009;5:32.
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