Presentazione
Il seminario clinico applicativo sull’intervento neuropsicomotorio nei disturbi grafomotori e nei DSA vuole fornire una strumentazione valida dal punto di vista riabilitativo ma anche educativo-preventivo. La trasversalità del seminario a tale area di intervento è permessa dall’apprendimento di prerequisiti e competenze, inerenti all’esordio del disturbo, o la comparsa di effetti secondari collegati a questo: le nozioni apprese così diventano non solo strumento di riabilitazione ma anche di prevenzione del disturbo stesso.
In un periodo in cui il lavoro di equipe multidisciplinare è sempre più diffuso si necessita non solo di un linguaggio comune fornito dalle varie classificazioni nazionali e internazionali, ma anche di una strumentazione comprensibile e replicabile nei diversi contesti di vita del soggetto per realizzare i processi di generalizzazione degli apprendimenti, elemento alla base di qualsiasi sviluppo funzionale.
Obiettivo fondamentale del corso è quindi quello di fornire non solo un “linguaggio” comune, ma una strumentazione pratica sia in ambito riabilitativo che educativo-preventivo, attraverso metodi di osservazione-valutazione, protocolli e pratiche utili a ridurre la possibilità di insorgenza della patologia sulla popolazione e/o contrastare gli effetti secondari a questa relati.
Tale obiettivo risulta estremamente collimante con il quadro che si prospetta in Italia per i Disturbi specifici dell’apprendimento. Negli ultimi anni si è assistito ad un significativo aumento delle diagnosi di DSA nella popolazione scolastica: gli ultimi dati rilevati parlano di un 3% nella popolazione scolastica. Tali incrementi sono anche attribuibili ad una maggiore consapevolezza sul fenomeno che rivela una maggiore attenzione nell’individuare tempestivamente quei problemi che possono creare difficoltà nel percorso scolastico, garantendo il diritto di tutti gli alunni a realizzare pienamente le proprie potenzialità. La Legge n. 170/2010 ha riconosciuto inoltre per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento – dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia – che sia compito delle scuole, in accordo con le famiglie degli alunni, attivare gli interventi più idonei per individuare i casi sospetti di DSA. Nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, benché non siano diagnosticabili prima della terza primaria, è riconosciuto un rischio di disturbo di apprendimento già in età prescolare (BES).
Tale quadro, quindi, collima perfettamente con l’idea iniziale del corso di proporre uno strumento unico, interdisciplinare in grado di permettere valutazioni precoci dei soggetti e interventi altrettanto precoci che indirizzano verso una migliore prognosi.
OBIETTIVI
Obiettivo formativo del seminario clinico applicativo sarà quello di fornire uno strumento di elezione per l’intervento abilitativo-riabilitativo e preventivo nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento di tipo integrato costituito da tecniche a mediazione corporea, dalla Psicomotricità e dalla Neuropsicomotricità, che vedono le aree di funzionalità dell’individuo (area motoria, cognitiva e psicosociale) strettamente in relazione le une con le altre, concependo quindi il cambiamento del soggetto relato ad una azione complessa su tutte le sue aree di sviluppo prese in considerazione come strettamente legate le une alle altre.
Con il termine Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, in particolare a: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia; tali disturbi riguardano i processi automatici dell’apprendimento e non sono correlati con disabilità intellettiva né problemi sensoriali o neurologici. Il seminario clinico applicativo sui DSA prevede quindi un approccio formativo neuropsicomotorio e psicomotorio a tali carenze e difficoltà della persona basato sul corpo, sul movimento, sulle emozioni e la relazione con l’ambiente esterno. Maria Montessori sosteneva che “Il movimento è un fattore essenziale per la costruzione dell’intelligenza, che si alimenta e vive di acquisizioni ottenute dall’ambiente esteriore”. L’attività motoria è quindi essenziale nello sviluppo corporeo, mentale, emozionale del bambino e diventa elemento fondativo su cui agire per riorganizzare la funzionalità di chi manifesta difficoltà scolastiche. Un buon controllo del corpo è condizione necessaria per un apprendimento efficace, così come un tono motorio fluido è essenziale per una buona grafia. Leggere in modo fluente, scrivere correttamente e il ragionamento logico-matematico presuppongono una buona lateralizzazione, ovvero un corretto sviluppo nell’utilizzo del lato destro o sinistro del corpo. Lettura e scrittura richiedono l’attivazione di processi motori, di strutturazione spazio-tempo, di simbolizzazione grafica. Lo sviluppo della lateralizzazione, della coordinazione visuo-motoria, della percezione del proprio corpo, della regolazione tonica, il controllo respiratorio, l’equilibrio statico e dinamico, la coordinazione globale e segmentaria, la strutturazione spaziale e temporale, elementi propri dell’intervento neuropsicomotorio e psicomotorio, vanno a compensare le difficoltà presenti alla base dei disturbi di apprendimento: più il bambino diventa abile e più riesce ad avere delle strategie alternative che lo aiutino ad avere meno difficoltà nell’apprendimento. Gli obiettivi ultimi della formazione saranno quindi quelli di fornire un valido strumento centrato sul corpo, sul movimento e sulla relazione con l’altro da sé che favorisca lo sviluppo delle abilità scolastiche nei soggetti in età scolare e prescolare in grado di riequilibrare le carenze e le difficoltà presenti nella persona, di prevenire la comparsa del disturbo sviluppando le capacità pregresse alle acquisizioni di tali abilità. Sarà data, infine, una cornice dettagliata della normativa attuale sui DSA.
COMPETENZE ACQUISITE
La parte teorica permetterà:
- l’acquisizione di tecniche di osservazione e valutazione neuropsicomotoria e psicomotoria da applicare in contesti educativi e clinici a scopo di screening preventivo e di osservazione clinica valutativa del singolo e delle sue aree di funzionalità;
- l’apprendimento della nosologia neuropsichiatrica e psicopatologica del singolo disturbo (classificazioni nazionali e internazionali) e l’acquisizione di un linguaggio comune di base interdisciplinare in grado di favorire il lavoro di equipe e la presa in carico del soggetto senza mai perdere di vista l’aspetto emotivo;
- l’assimilazione dei prerequisiti alla base dei vari apprendimenti scolastici e quindi attinenti allo sviluppo di una specifica competenza nel soggetto. Tale competenza potrà essere utilizzata dai discenti in ambito educativo/preventivo, anche nel periodo prescolare, allo scopo di favorire lo sviluppo di quelle abilità necessarie agli apprendimenti scolastici successivi;
- lo sviluppo e l’apprendimento di una nuova strumentazione a mediazione corporea da mettere in campo sia in un’ottica abilitativa che riabilitativa nella presa in carico del soggetto con Disturbi Specifici dell’Apprendimento in modo da favorire il riequilibrio e lo sviluppo delle aree di funzionalità della persona attraverso un approccio olistico.
L’approccio clinico che si sviluppa tramite il corpo e il movimento permetterà inoltre di superare il senso di inefficienza e inefficacia che spesso si sviluppa nei soggetti con DSA in relazione agli apprendimenti scolastici, trovando quindi una via alternativa in grado di superare i problemi di motivazione dell’utenza. Intervenire sui DSA attraverso il corpo e il movimento diviene un approccio nuovo e originale, ma soprattutto funzionale, diverso dai consueti criteri d’aiuto, spesso impostati su un lavoro a tavolino o con l’uso del computer e basati quasi esclusivamente sulle difficoltà e non sulle capacità presenti nella persona. Attraverso la metodologia neuropsicomotoria e psicomotoria, che insieme alle difficoltà riconoscono e valorizzano potenzialità e unicità della persona, si può accompagnare il soggetto alla conquista delle competenze necessarie al confronto con gli apprendimenti scolastici.
L’originalità dell’intervento neuropsicomotorio sui DSA sta proprio nell’andare a stimolare lo sviluppo funzionale di prerequisiti fragili e di attivare circuiti neuronali capaci di risvegliare nuove disponibilità attentive e di apprendimento. Non si tratta quindi di attivare protocolli predefiniti ma al contrario di riuscire, grazie alla valutazione neuropsicomotoria, a costruire percorsi “cuciti” addosso alla persona nel riconoscimento dei suoi bisogni e delle sue necessità attivando quindi interventi abilitativi e riabilitativi incentrati sulle capacità della persona e non solo sulle sue inefficienze e difficoltà.
L’intervento parte dal risveglio dell’attenzione, che si nutre di interesse e motivazione e che alimenta nuove intenzionalità e volontà, per poi costruire esperienze che vanno a mettere in gioco simultaneamente più vie di trasmissione e ad attivare il sistema nervoso centrale a tutti i livelli funzionali: l’equilibrio, orientamenti della testa, varie andature, inseguimenti visivi, dissociazione del movimento, consentono di aumentare la capacità attentiva e la disponibilità all’apprendimento. L’obiettivo è quello di sostenere l’allievo nella riuscita scolastica, mantenendo viva l’iniziativa del singolo rispettando le proprie specifiche attitudini. Il seminario clinico applicativo permetterà quindi lo sviluppo nei discenti delle capacità di presa in carico della persona, dell’analisi di casi clinici specifici, della loro valutazione e quindi dello sviluppo di modalità di intervento idonee per il singolo individuo da applicare in contesti riabilitativi ed educativi.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Il seminario è volto a fornire una strumentazione aggiuntiva rispetto al quadro professionale di partenza con cui potersi inserire nella:
- Collocazione nell'ambito del SSN e Regionale in qualità di dipendente o libero professionista;
- Cooperative di servizi;
- Comunità terapeutiche;
- Libera professione;
- Strutture educative ed enti locali;
- Ambulatori medici e/o ambulatori specialistici;
- Strutture pubbliche e private di riabilitazione neuropsicologica.
MODALITA' DI EROGAZIONE
La formazione sarà effettuata in modalità online. Sarà suddivisa in:
-Lezioni magistrali
-Video riguardanti casi e strumenti operativi da utilizzare coi pazienti
-Laboratori pratici effettuabili in modalità online
La scelta della modalità online è anch’essa in linea rispetto all’analisi del mercato in cui sempre di più si avverte la necessità di una formazione di qualità ma facilmente accessibile a tutti, in grado di abbattere le distanze fisiche potendo così allargare la possibilità formativa, a tutto il territorio nazionale mantenendo alti gli standard qualitativi sia dal punto di vista pratico-esperienziale che teorico.